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La diffusione improvvisa e virulenta di morbi contagiosi ha attirato l’attenzione di molti autori che hanno scritto pagine intense sulle epidemie e sulle loro imprevedibili conseguenze sociali. Il tema della pandemia è radicato nell’immaginario collettivo; realtà storiche come le epidemie di peste sono state testimoniate fin dall’antichità dagli scrittori classici, da Tucidide a Virgilio.
Ogni autore si sofferma sull’aspetto che l’ha colpito di più, per alcuni è solo un tema di sottofondo, per altri il motore propulsore del romanzo. C’è chi, come Boccaccio e Manzoni, sottolinea il potenziale di rovesciamento sociale e civile; per altri, invece, come Saramago o Camus, la diffusione di una malattia contagiosa è il pretesto per studiare l’animo umano di fronte all’imprevisto.
Le reazioni suscitate da un male inaspettato che sconvolge la vita quotidiana hanno affascinato anche Jack London e Mary Shelley, che ne hanno tratto opere di fantascienza, e romanzieri come William Somerset Maugham, Geraldine Brooks e Philip Roth.
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Jorge Amado, Teresa Batista stanca di guerra, 2005, Einaudi
Nella vita avventurosa di Teresa, mulatta bellissima e vitalissima, non manca l’esperienza del vaiolo nero. Quando si diffonde la pestilenza, lei resta a curare i poveri e a vaccinarli, correndo il rischio di ammalarsi. Soprannominata Teresa-del-vaiolo-nero, sarà l’eroina che permetterà di sconfiggere l’epidemia.
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Geraldine Brooks, Annus Mirabilis, 2009, Neri Pozza
Un romanzo storico, tratto da un fatto vero, ambientato nel villaggio inglese di Eyam nel 1666, l’anno della grande peste di Londra. Quando l’epidemia arriva nel villaggio, veicolata da un carico di stoffe, gli abitanti prendono la decisione eroica di isolarsi per non propagare la malattia. Anna, la protagonista, assiste alla morte nella sua famiglia e alle dure prove che minano la piccola comunità assediata dal morbo e dalla superstizione.
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Albert Camus, La peste, 2000, Bompiani
Il celebre romanzo è ambientato nella città algerina di Orano, dove negli anni Quaranta scoppia un'improvvisa moria di ratti. È la prima avvisaglia della terribile pestilenza che colpirà la città, che Camus descrive come metafora della reazione umana di fronte a un male inaspettato.
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Jack London, La peste scarlatta, 2009, Adelphi
Nel 2013, in un mondo dominato dal Consiglio dei Magnati dell’Industria, si diffonde un’epidemia che in breve tempo decima l’intera razza umana. Sessanta anni dopo, in un’apocalittica California ritornata all’età della pietra, uno dei pochi superstiti racconta come la civiltà sia arrivata a un’inimmaginabile barbarie. Una storia di epidemie e di fantascienza che anticipa temi attuali.
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Thomas Mann, La morte a Venezia, 2009, Marsilio
Il protagonista è un distinto scrittore cinquantenne che, recatosi a Venezia, si innamora di un giovinetto che alloggia nello stesso albergo. L’epidemia di colera che si diffonde nella città, simbolo di corruzione e di decadenza, è il tema di sottofondo di questo classico della letteratura europea.
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José Saramago, Cecità, 2008, Einaudi
Nel romanzo del premio Nobel portoghese, una misteriosa epidemia di cecità colpisce progressivamente tutti gli abitanti di una città, dilagando poi in tutto lo Stato. L’intero Paese dovrà fare i conti con la violenza, con la spietata lotta per la sopravvivenza, e, alla fine, con la speranza.
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William Somerset Maugham, Il velo dipinto, 2006, Adelphi
In questo romanzo del raffinato scrittore inglese un’epidemia di colera in un remoto villaggio cinese scompiglia definitivamente le carte del matrimonio in crisi tra la frivola Kitty e il flemmatico marito epidemiologo.
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Edgar Allan Poe, Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore, 2004, Newton Compton
Lo storico maestro del terrore americano ha dedicato due racconti alla peste, uno più drammatico e inquietante, “La mascherata della morte rossa", e uno grottesco, “Il re peste”. Nel primo, un gruppo di giovani, che si è rifugiato in un' abbazia per scappare dalla peste che infuria nella regione, non riesce a sottrarsi al destino: a mezzanotte, al culmine di una gaia festa mascherata, compare l’implacabile maschera della morte rossa. Nel secondo, due marinai ubriaconi si imbattono in una bettola nel Re e nella Regina Peste con il loro seguito di principi pestiferi; la narrazione oscilla tra realtà e finzione, lasciando il dubbio se l’episodio narrato sia reale o immaginario.
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Philip Roth, Nemesis, uscirà nel 2010
Il prossimo libro di Roth avrà come tema le conseguenze psicologiche e sociali della diffusione di una malattia virale; la vicenda sarà ambientata nel 1944 in una comunità di Newark colpita da un’epidemia di poliomelite.
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Mary Shelley, L'ultimo uomo, 1997, Giunti
L'autrice di Frankenstein immagina, in questo romanzo pubblicato nel 1826, che alla fine del ventunesimo secolo l'umanità sarà spazzata via da una pestilenza. Una storia apocalittica, considerata come una delle opere antesignane della fantascienza.
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I CLASSICI DELLA PESTE
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Giovanni Boccaccio, Decameron
Per sfuggire alla peste che ha colpito Firenze sette donne e tre uomini si sono rifugiati in campagna, dove trascorrono il tempo raccontandosi storie. La più nota raccolta di novelle della letteratura italiana è ispirata dall’epidemia, che come dice l’autore, cancella i freni morali e abbatte ogni ordine sociale e civile.
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Daniel Defoe, La peste di Londra, 1995, Bompiani
Lo scrittore britannico, considerato uno dei padri del romanzo moderno, attinge a testimonianze orali e scritte per descrivere la peste che ha colpito di Londra nel 1665. Protagonista di questo romanzo storico, scritto in forma di diario, è un sellaio, che gira per le strade della città osservando scene di disperazione e delirio. Un resoconto drammatico, realistico e visionario.
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Lucrezio, De rerum natura
Alla fine dell’ultimo libro del poema, il poeta latino Lucrezio descrive in maniera particolareggiata la peste che colpì Atene nel 430 a.C., e le sue conseguenze, in un tentativo di spiegazione scientifica dell’epidemia, senza ricorrere all’intervento divino.
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Alessandro Manzoni, Promessi sposi
Forse la più nota descrizione di un’epidemia di peste si trova nelle pagine dedicate da Alessandro Manzoni a quella che ha colpito il Nord Italia nel 1630. Oltre alla ricostruzione storica della diffusione del contagio a Milano, dove si intersecano le vicende dei protagonisti del romanzo, Manzoni ha analizzato le risposte individuali al diffondersi del male.
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Tucidide, La guerra del Peloponneso
Lo storico greco Tucidide nella sua opera sulla storia della guerra del Peloponneso descrisse accuratamente l’epidemia di peste che colpì Atene nel 431-430 a.C. e le sue implicazioni nello sviluppo degli eventi bellici.
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