viaggiatori, filosofi o sportivi
Un viaggio tra i libri di chi ama camminare per pensare, per divertirsi, per conoscere, per allenarsi o per sentirsi libero. On the road, a piedi, con un volume nel sacco per sperimentare emozioni nuove.
di Oddina Pittatore
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sulla via della seta Ollivier Bernard, La lunga marcia. A piedi verso la Cina, 2009, Feltrinelli Il primo volume che il giornalista in pensione Bernard Ollivier dedica alla realizzazione di un suo sogno: camminare da Istanbul alla Cina, lungo la Via della Seta. La lunga marcia è il resoconto del viaggio a piedi attraverso la Turchia per strade poco note, conoscendo etnie isolate, sperimentando ospitalità generosa, o, talvolta, diffidenza verso lo straniero. |
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tibet a piedi negli anni venti Alexandra David Néel, Viaggio di una parigina a Lhasa, 2003, Voland Il leggendario viaggio a piedi negli anni Venti dell’esploratrice, che entrò travestita da mendicante nel regno del Tibet, allora chiuso agli stranieri, e fu la prima europea ad arrivare fino alla città proibita di Lhasa. |
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il ritmo lento dell’esistenza Tomas Espedal, Camminare. Dappertutto (anche in città), 2009, Ponte alle Grazie Per Tomas Espedal camminare, pensare e scrivere sono la parte essenziale della vita, sia che si percorra a piedi città come Parigi, sia che si attraversino dolci campagne o paesi esotici. Rousseau, Rimbaud e Satie sono i suoi compagni di un viaggio alla scoperta della sensazione che camminare dà ritmo e senso all'esistenza, anche a pochi passi da casa. Libro lento che parla a chi cammina per la felicità di farlo. |
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attraverso l’europa di un tempo Patrick Fermor, Tempo di regali, 2009, Adelphi Nel dicembre del 1933 a soli diciotto anni, Patrick Fermor abbandona Londra e una carriera scolastica non brillante per raggiungere a piedi Istanbul, dove arriverà il 1 gennaio 1935. Tempo di regali racconta il percorso fino a Budapest, attraverso Olanda, Germania, Austria, Cecoslovacchia, Ungheria, una testimonianza personale e colta del grande affresco di storia, arte e popoli. La seconda parte del viaggio è raccontata in un altro volume, Between the Woods and the Water. |
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da monaco a parigi Werner Herzog, Sentieri nel ghiaccio, 2008, Guanda Per aiutare un’amica malata il regista tedesco intraprese un anacronistico viaggio a piedi da Monaco a Parigi nell’inverno del 1974; questo è il suo resoconto, la scoperta di un’Europa poco nota, tra incontri particolari, bufere di neve e villaggi abbandonati. |
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elogio della marcia David Le Breton, Il mondo a piedi. Elogio della marcia, 2003, Feltrinelli Una breve dissertazione sul senso del camminare nel XXI secolo, che mette in relazione il punto di vista di personaggi storici, immaginando che si scambino opinioni sul senso del percorrere il mondo e la vita a piedi. Riflessioni sul “camminare che riduce l’immensità del mondo alle dimensioni del corpo.” |
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perché? Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, A piedi, 2007, Chiare lettere I due autori raccontano l'Italia a bassa velocità che hanno scoperto camminando lentamente da Lavarone a Vetralla. Nelle strade, nei bar e nei paesi, hanno chiacchierato con la gente, rispondendo all’inevitabile domanda: “perché a piedi?" |
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prospettiva storica Rebecca Solnit, Storia del camminare, 2005, Bruno Mondadori Perché iniziare a camminare nel mondo, nelle città, nelle campagne, in una marcia di protesta o in pellegrinaggio? L’autrice racconta la storia del mettersi in cammino per motivi politici, estetici, sociali, ludici, dai filosofi peripatetici dell'antica Grecia ai poeti romantici, dalle passeggiate dei surrealisti alle scalate degli Alpi. |
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nelle tavole di un manga Jiro Taniguchi, L'uomo che cammina, 2010, Panini Comics L’uomo che cammina è un capolavoro del maestro giapponese del manga. Un uomo tranquillo, che indossa grandi occhiali, semplicemente passeggia e osserva. È un percorso filosofico in cui il protagonista, perfettamente presente nella realtà che sta sperimentando, cammina nella periferia di Tokyo, e riesce a trasmettere al lettore l’intensità di quello che vede intorno a lui, dai minuscoli dettagli alla neve che cade all’improvviso. |
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passeggiare come filosofia di vita Henry David Thoreau, Camminare, 2009, La Vita Felice Un classico dello scrittore e filosofo ottocentesco americano, che visse in solitudine in una capanna per due anni e che considerò la pratica del camminare quotidianamente come una filosofia di vita. |